RAI: Incontro con Amministratore Delegato
Il giorno 24 settembre si è svolto il primo incontro tra segreterie nazionali ed il nuovo Amministra-
tore Delegato RAI Fabrizio Salini, presente la direzione del Personale.
L’AD, dopo una iniziale presentazione delle organizzazioni sindacali al tavolo, ha iniziato una sua
breve introduzione.
Ha fatto un rapido ragionamento sulla situazione del mercato radiotelevisivo e multimediale,
l’evoluzione del settore in ragione del cambiamento tecnologico e l’arrivo di nuovi soggetti che
hanno dimensioni internazionali.
Per questo la sfida davanti alla Rai è importante. Indispensabile un recupero della centralità del Ser-
vizio Pubblico nel mercato, partendo da una evoluzione digitale, dalla professionalità dei suoi di-
pendenti e dalla complessità produttiva dell’azienda.
Complessità che a 50 giorni dal suo arrivo sta ancora studiando.
Le organizzazioni sindacali, dopo l’iniziale augurio di buon lavoro, hanno espresso elementi di pre-
occupazione per il contesto di mercato e settore e, conseguentemente, l’esigenza che la Rai sia nel
più breve tempo possibile un Piano Industriale ed Editoriale.
L’arrivo di nuovi soggetti internazionali con una enorme capacità di spesa in produzioni e diritti, un
mercato nazionale che conferma un andamento pubblicitario, in particolare modo per la Rai, di ral-
lentamento e un finanziamento pubblico asfittico, non sono comunque, nel complesso, elementi
sufficienti a rilanciare una competizione con i grandi colossi, se non ripartendo dal ruolo del Servizio
Pubblico, guardando alle altre grandi emittenti pubbliche europee, e valorizzando le peculiarità
della Rai, che sono:
• dislocazione territoriale,
• assetto produttivo,
• storia (archivio storico),
• il controllo di Rai Way (gestore della rete di trasmissione e diffusione),
• la radio,
• alta professionalità.
Tutti elementi unici nel panorama nazionale e che debbono trovare, nella definizione del nuovo Pi-
ano Industriale, nuova linfa.
Per tali ragioni è fondamentale che le parti dialoghino mentre si avvia la fase di elaborazione del Pi-
ano Industriale ed Editoriale,
Alcuni punti determinanti per il sindacato:
1) il rilancio delle Sedi Regionali, asset fondamentale del Servizio Pubblico che ormai, per carenza di
organico e arretratezza di mezzi e tecnologie, è vicino al collasso funzionale; per tale ragione è ne-
cessario, nella discussione che si è avviata con le Politiche Attive, reinserire personale sufficiente a
rilanciare le attività.
2) riguardo le politiche attive, procedere alla stabilizzazione dei precari e alle loro maggiori tutele.
Va reintrodotta la tutela dell’articolo 18 in Rai, proprio partendo da quelle lavoratrici e quei lavora-
tori che hanno stipulato, in forza degli accordi sindacali, un “patto” con l’azienda per la costituzione
dei bacini di reperimento.
Questi lavoratori, precari da anni, hanno diritto a vedersi riconosciuta una tutela contro il licenzia-
mento senza giusta causa che gli sarebbe spettato se assunti al raggiungimento dei 36 mesi di an-
zianità con contratti a termine. Assieme a loro anche gli apprendisti che sono stati assunti prima del
7 marzo 2015.
3) Il rilancio e la piena utilizzazione dei centri di produzione di Torino, Milano e Napoli, imponendo
alle produzioni una distribuzione che sfrutti a pieno la dislocazione territoriale e il personale interno
così come richiesto dal contratto di servizio.
4) Il rilancio della radio, mezzo indispensabile anche per recuperare la platea dei giovani.
5) Il rilancio di investimenti in mezzi ed in personale in un tutte le aree produttive, anche per riusci-
re a dare corpo a quanto definito nel rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro (innovazione per le
figure professionali ed efficientamento produttivo).
Concludere i lavori dell’osservatorio per procedere agli avanzamenti professionali, considerando
questo fondamentale per l’ammodernamento ed il rilancio produttivo della Rai.
6) Il riconoscimento di una premialità per l’anno 2017.
Sarebbe elemento di apertura, da parte del nuovo vertice, alle lavoratrici ed ai lavoratori della Rai
che hanno contribuito ad un risultato di bilancio positivo.
Poi si è chiesta una forte azione sui processi gestionale:
• utilizzo del Personale interno e riduzione degli appalti,
• interazione tra le diverse strutture aziendali,
• sinergie con altre aziende finalizzate ad una collocazione centrale nel settore,
• costituzione del FIS per sostenere anche processi di esodo senza dover ricorrere a risorse Rai che
potrebbero essere finalizzate a investimenti su personale attivo e mezzi.
In conclusione L’AD Salini ha espresso un giudizio positivo sul confronto, ritenendolo arricchente
quanto emerso dalla discussione.
Ha espresso disponibilità ad un confronto, anche continuativo, sul Piano Industriale, sapendo che il
dialogo sarà sincero anche quando le posizioni non saranno coincidenti.
Su alcune questioni descritte dai sindacati, come la valorizzazione delle professionalità interne ed il
rilancio dei prodotti Rai in Italia e all’estero, ha espresso piena condivisione.
Ha poi sottolineato l’importanza di ricostruire sinergie tra settori, perché elemento fondamentale
per il funzionamento dell’azienda.
Ravvisa la necessità di migliorare l’offerta Editoriale e quella digitale per rilanciare l’azienda ed an-
che per recuperare l’orgoglio di essere lavoratori della Rai.
Sui temi del mercato del lavoro (art.18) e del pagamento del Premio di Risultato ha espresso
l’esigenza di un confronto con le proprie strutture prima di dare una risposta.
Infine, anche tenendo conto della centralità posta dai sindacati sulla questione organico, il direttore
del personale ha descritto la fase di esodo e le questioni relative alle selezioni in corso:
esodo incentivato per 530/510 lavoratori (tutto l’anno 1959 compreso), la spesa è stata di
poco superiore ai 41 milioni di euro.
La selezione dei tecnici ha visto 158 idonei, di questi una ventina hanno rinunciato (sono in
fase d’inserimento).
La selezione impiegati/assistenti ai programmi ha visto 300 idonei.
Sta partendo una selezione per laureati,
Stanno preparando la selezione per specializzati.
Sulle altre figure, procederanno a reclutamento mirato sui territori che necessitano di per-
sonale, senza ulteriori bandi di gara nazionali.
Abbiamo chiarito alla direzione del personale e all’AD che il personale in reclutamento è legato alle
vecchie uscite e che, nell’ambito delle politiche attive, dovremo concordare quanto personale va
recuperato sulla base delle uscite da esodo.
Il giorno 26 settembre si svolgerà l’incontro sul PDR.
Le scriventi hanno richiesto due date a stretto giro su Osservatorio (profili professionali) e Politiche
Attive.
Roma, 25 settembre 2018
Le Segreterie Nazionali
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