CCNL Cooperative Culturali
Le cooperative culturali rappresentano, nel settore dello spettacolo, una realtà rilevante e potenzialmente in grado di sviluppare l’imprenditoria in tutta la filiera della produzione culturale.
Il settore dello spettacolo è una risorsa fondamentale per il Paese, anche per le sue capacità di elevare il livello culturale e di agire sulla diffusione della tradizione oltre che per la capacità di sviluppare nuove forme d’arte in molti contesti, per raggiungere nuovo pubblico e creare integrazione intervenendo sul disagio sociale.
Il CCNL sottoscritto nel 2014 è stato un primo, importante passo per garantire un sistema di relazioni sindacali e di regole per il settore e, anche se oggi abbiamo finalmente una legge di riferimento, saranno i decreti attuativi che dovranno disciplinare il reperimento e la distribuzione delle risorse nonché tutele e diritti dei lavoratori.
Nella fase di rinnovo sarà necessario rafforzare tutte le materie afferenti il modello di relazioni industriali, in particolare su informazione e partecipazione. In questo contesto va dato maggior rilevanza all’attività dell’Osservatorio e devono essere introdotti aspetti sanzionatori di natura economica per chi non versa le quote, prevedendo a mero titolo di esempio, una maggiorazione nella retribuzione del lavoratore e del socio lavoratore.
Andranno esperire le migliori prassi per l’applicazione degli artt. 4 e 7 del DL 24/2007, in particolare per l’importanza della validità assegnata ai soli CCNL sottoscritti da Organizzazioni Datoriali e Sindacali più rappresentative e anche, in caso di una pluralità di contratti collettivi della medesima categoria, le società cooperative che svolgono attività ricomprese nell’ambito di applicazione di quei contratti, applichino ai propri soci lavoratori, ai sensi dell’art. 3 comma 1 della legge n.142 del 3 aprile 2001, i trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria.
Questo per evitare dumping di mercato operato da cooperative “spurie”.
Il rinnovo dovrà rivedere gli istituti contrattuali ai sensi delle importanti modifiche legislative intervenute, aggiornando i profili professionali e tenendo conto anche delle novità introdotte nel CCNL dei Teatri e in quello delle Compagnie.
In un comparto caratterizzato da forte discontinuità, il corretto utilizzo delle flessibilità, condiviso in un sistema di regole chiare ed esigibili, deve rappresentare l’obiettivo di questo rinnovo contrattuale che potrà anche essere da stimolo al legislatore per la stesura dei decreti attuativi della legge n. 175 del 22 novembre 2017.
I principali istituti da aggiornare saranno sicuramente il contratto a termine, il lavoro intermittente e il tempo parziale.
Dovranno essere rivisitate le maggiorazioni per il lavoro straordinario festivo e notturno e provare ad inserire elementi di welfare aziendale.
Da ultimo ma non per importanza adeguare il salario ai nuovi livelli retributivi definiti dal rinnovo del CCNL dei teatri e a quello degli scritturati.
Le scriventi segreterie nazionali chiedono pertanto di avviare quanto prim il confronto per il rinnovo.
Roma 29 gennaio 2018