RAI: Allestimento Studi un Patrimonio storico da tutelare
Mentre il Sindacato in occasione del rinnovo del CCL, incalza la Rai per una riduzione delle attività di Produzione televisiva affidate in appalto esterno, l’azienda ha pensato bene di dare in appalto esterno l’intera attività del settore Costumi e “Trucco e Parrucco”, per la realizzazione del Programma Tv “SUPERBRAIN”, in onda prossimamente su RAI UNO.
Questo ennesimo appalto, oltre ad esautorare le professionalità interne del Settore Costumi e del “Trucco e Parrucco”, vede le maestranze Rai nel triste ruolo di ospiti in casa propria, in quanto diverse locali RAI verranno affidati completamente alla ENDEMOL per la realizzazione dei Costumi.
Inoltre si assisterà all’appalto nell’appalto, in quanto per l’immagine della “pentita” Conduttrice Paola Perego non basterà la Costumista esterna, ma sarà previsto uno Stylist tutto per Lei, che guadagnerà, per la sola produzione del programma, presumibilmente, quanto guadagna una Costumista interna, in un anno di lavoro.
Per la realizzazione del Programma televisivo, poi, un intero Studio del Nomentano è stato adibito a “magazzino di lusso”, per i manufatti di scena, realizzati completamente in appalto, in barba alle maestranze RAI, Costruttori, Decoratori e tutte gli operai altamente specializzati della RAI.
Le Segreterie Nazionali SLC/CGIL FISTel/CISL UILCOM/UIL UGL/TELECOMUNICAZIONE evidenziano come l’Allestimento Studi è da ritenersi un Settore produttivo strategico per la Produzione TV, una Struttura che nonostante le pastoie burocratiche, (il regime pubblicistico degli acquisti, e da ultimo lo split payment) e i gravi ed inescusabili ritardi, dei Direttori di Rete e dei Capi Struttura, con cui decidono l’inizio dei programmi, riesce sempre, tra mille peripezie e nonostante le gravi carenze di personale operaio, a realizzare le produzione televisive dei progetti editoriali.
Oggi più che mai il Sindacato metterà in campo, anche in sede di rinnovo del CCL Rai, ogni strumento idoneo a far rientrare gli appalti in RAI, decisamente più che mai gli Appalti c.d. “sopra la linea”, da sempre decisi dai capricci dei vari Direttori delle Reti, per liberare le professionalità interne RAI, da sempre ostaggio delle Società di produzione esterne.
Il Sindacato deve scongiurare il pericolo di un’esternalizzazione strisciante del Settore, che vede Direttori e Responsabili, protagonisti e complici di questo nefasto scenario, ognuno a vario titolo colpevole dello scempio che si sta consumando, approfittando, ciascuno, del regime pubblicistico che rallenta ogni attività, forti dei ritardi delle Reti televisive nel dar via ai progetti editoriali dei programmi, non reintegrando il personale, affidano alle società esterne la produzione e la realizzazione delle attività proprie dell’ “Allestimento Studi” .
In un contesto di contenimento dei costi (come previsto dalla Convenzione del Servizio pubblico), l’internalizzazione del Lavoro, in ogni ambito, dalla Scenografia alla Regia (anche per questa produzione si è scelto un Regista esterno), ai Costumi al “Trucco e Parrucco”, passa per il reintegro degli operai dell’ “Allestimento Studi”, l’utilizzo e la valorizzazione delle Risorse interne non è solo un’opportunità ma un dovere verso chi, ogni giorno, con grave difficoltà e coscienza professionale, cerca di realizzare ogni giorno la “missione impossibile” !
Roma, 8 gennaio 2018