Vertenza lavoratori ex Gepin Contact, ancora nessuna soluzione…
Si è protratta fin oltre la mezzanotte l’occupazione del “parlamentino” del MISE da parte dei lavoratori e lavoratrici ex Gepin Contact licenziati quasi un anno fa dopo quindici anni di lavoro per il Contact Center di Poste Italiane.
Nella giornata di ieri, in presenza del Viceministro Dott.ssa Teresa Bellanova – dichiara Fabio Gozzo, Segretario Nazionale UILCOM – abbiamo assistito all’ennesimo tentativo, andato a vuoto, di trovare la giusta ricollocazione per queste 350 persone (220 a Napoli, le restanti a Roma) che era stata invece annunciata come prossima nell’ultimo incontro del 7 aprile u.s.
La novità dell’incontro di ieri è stata la presenza, per la prima volta, di Poste Italiane al tavolo di confronto, una presenza da noi sempre richiesta.
Nonostante ciò, secondo quanto emerso dal confronto, non vi sono ancora le condizioni favorevoli alla risoluzione del problema degli ex Gepin nei limiti di quanto previsto dal bando di assegnazione dell’appalto Poste Italiane, salvaguardando altresì l’intero perimetro occupazionale ad esso sotteso.
Come Uilcom – ribadisce Gozzo – abbiamo dichiarato ancora una volta che è Poste Italiane, che attraverso la gara del 2015 ha creato questo enorme problema, a doversi far carico di una propria equa soluzione.
Abbiamo altresì richiesto una sospensione tecnica del tavolo, per permettere al Governo di esperire concretamente la sua opera verso i massimi vertici di Poste, ribadendo che è quest’ultima, tra le più importanti del Paese e la più grande per numero di dipendenti, ad avere tutte le responsabilità compresa quella della soluzione della vertenza stessa.
La richiesta è stata accolta dal Viceministro Bellanova; il tavolo riprenderà a lavorare il 21 giugno p.v. alle 11.00.
La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici ex Gepin Contact, con i quali stiamo lottando da mesi fianco a fianco, è solo sospesa fino a quella data; essa comunque andrà avanti fino a quando non ci sarà, finalmente, la dovuta e tanto attesa “fumata bianca”.
Roma, 16 giugno 2017