VODAFONE comunicato unitario incontro
In data 9 maggio 2017 presso Assolombarda di Milano si sono incontrate il management Vodafone, le OO.SS. Nazionali, territoriali ed il coordinamento Nazionale delle RSU.
Tema dell’incontro la presentazione del Piano Industriale e la cosiddetta “offerta pubblica di uscita” VOLONTARIA.
L’Azienda pur confermando i buoni risultati degli ultimi mesi, che a breve troveranno conferma nei dati consuntivi di bilancio evidenzia altresì che dopo un periodo in cui il mercato delle TLC registrava una relativa stabilità tra i vari competitors, si sta nuovamente tornando ad una vera guerra commerciale su tariffe e prezzi sempre più aggressivi che eroderanno in maniera sconsiderata margini di fatturato. Tutto ciò con un continuo calo dei volumi sul traffico voce.
Inoltre va tenuta in considerazione che in un mercato già abbastanza confuso ed in continua evoluzione anche a seguito della recente fusione di due grandi operatori quali WIND e 3 si stanno affacciando o consolidando realtà come Fastweb e Iliad che inevitabilmente causeranno ulteriore competitività in ambito nazionale sulle politiche dei prezzi.
La distinzione sulla qualità che ha sempre caratterizzato l’azienda sembra non essere più sufficiente ed è quindi inevitabile, a suo dire, un programma di efficientamento complessivo dei costi per la gestione dell’attuale parco clienti.
L’azienda conferma comunque che non ci saranno rivisitazioni del perimetro occupazionale o riorganizzazioni, ma altresì monitora con attenzione una situazione con lo scopo di prevenire possibili sviluppi negativi nel tempo.
A tal fine Vodafone continuerà ad essere pro-attiva sugli investimenti tecnologici, come mostrato sul recente progetto “spring”, che ha elevato di gran lunga la qualità della rete tale da essere considerata oggi vero leader e rafforzando la propria posizione anche sull’intero mercato tlc, tutto ciò potrebbe purtroppo non essere sufficiente, poiché il cliente finale vuole oggi sempre di più ed a minor costo.
La strategia del 2017 quindi, a detta dell’azienda, sarà sempre più orientata al rafforzamento del brand, al call center ed alla rete. Sempre più dovremo confrontarci con l’industria 4.0 e quindi una maggiore digitalizzazione delle attività porterà l’utente a risolvere le sue problematiche o le sue necessità in modo autonomo, con l’ausilio di “app” e web.
Sul settore Rete è già in progetto, presumibilmente entro il prossimo triennio la migrazione progressiva dalla rete 4G a quella 5G con maggiore digitalizzazione e trasformazione delle attività, fondamentali saranno gli investimenti in atto.
Occupazione.
Al 31 marzo 2017 l’azienda dichiara: 6171 dipendenti FTE pari ad un totale di 6752 lavoratori equamente bilanciati tra donne e uomini.
Sono state assunte 260 persone in corso di anno fiscale cosi ripartite: 52% uomini e 48% donne. Ingressi ed uscite nell’anno hanno determinato una sostanziale invarianza numerica.
Formazione.
Continui processi di crescita e formazione grazie a circa 16000 ore di formazione erogata tramite fondo-impresa (ente bilaterale).
8000 sono erogate in ambito call center, 3000 sulla rete, 2000 sulle vendite, la restante parte nelle altre aree.
Inoltre come azienda sono state erogate 900 ore in formazione manageriale, formazione linguistica 800 ore, comportamentali 1000 ore.
L’azienda continua la sua esposizione informativa affermando e giustificando imminenti azioni sul fronte dell’occupazione, in termini gestionali e soprattutto con azioni volontarie confermando di fatto l’attuale perimetro occupazionale, senza ricorrere a processi riorganizzativi pesanti, per continuare ad essere flessibili e dinamici.
Con questa debita premessa l’azione in atto, denominata “Offerta pubblica di uscita” sarà attuata nella finestra temporale Maggio-Luglio 2017.
Seguirà una rivisitazione degli accordi di II° Livello (Integrativo Aziendale) per rivedere un impianto ritenuto dalla stessa azienda sostanzialmente superato rispetto all’attuale contesto esterno. L’azienda su questo ultimo punto è disponibile ad un confronto di merito con le OO.SS. e le RSU a partire dalla fine della prossima estate.
Per ciò che riguarda “l’offerta pubblica” si ribadisce la piena VOLONTARIETÀ nell’adesione da parte del lavoratore, le aree interessate sono 9 per un totale di 1000 persone, le uscite saranno al massimo 250.
Le aree interessate:
- Consumer sales support
- Consumer sales administration
- Large Chain and store promotion
- Vodafone gestione
- Enterprise sales operation and monitoring – SCM
- Safe security and facility
- Finance Operation
- HR Training
L’azienda intende offrire tale opportunità alle persone con anzianità aziendale superiore ai 5 anni, sapendo che essendo su base volontaria potrebbe interessare persone anche al di fuori delle aree sopra indicate e a tal fine si dichiarano disponibili a valutazioni alternative.
Chi aderirà nei primi due mesi avrà un acceleratore di mesi suppletivi che porteranno le 24 mensilità previste fino ai 40 anni ad un totale di 28, nel caso della fascia 41/45 da 26 mesi a 30 Totali ed infine oltre i 45 anni da 28 mesi ad un massimo di 32 mensilità.
Precisando che l’incentivo non è negoziabile e quindi personalizzabile.
Come Segreterie Nazionali, territoriali e coordinamento pur condividendo in linea di massima l’attuale scenario di mercato e le possibili fluttuazioni future, abbiamo ribadito la estrema prudenza di tutto il settore delle Telco e quindi di Vodafone verso una visione troppo dimensionata al quotidiano e non su dinamiche aziendali di più lungo respiro.
Nel merito abbiamo sottolineato l’inizio di un percorso relazionale e che questo processo gestionale, pur volontario, impatta per circa il 25% delle risorse totali delle aree interessate dovrà essere quindi gestito con oculatezza senza prevaricazione alcuna per il lavoratore che non ne fosse interessato.
Alla luce delle dichiarazioni aziendali che confermano l’intero settore Technology escluso da tale progetto in quanto sono previsti percorsi di internalizzazione di attività e conseguente riduzione al ricorso delle consulenze esterne sarà utile conoscere percorsi formativi e di possibili ricollocazioni professionali. Cosi come per il settore del Call center i cui volumi di attività potrebbero subire, in un tempo medio, riduzioni dovute ad inevitabili mutamenti tecnologici.
Riteniamo positiva la conferma dell’azienda nello smentire possibili esuberi ma vigileremo affinché dietro queste uscite volontarie non possano celarsi cessazioni di attività e conseguenti esuberi futuri.
Abbiamo inoltre sottolineato lo strano mondo Vodafone che da una parte tende le mani verso i lavoratori nelle plenarie colme di enfasi, in cui si raccontano mondi che non esistono e dall’altra sui tavoli sindacali, con un crudo realismo si ritorna al mondo vero mostrando non drammi occupazionali ma nemmeno sceneggiature fantasiose e prive di fondamento che qualcuno si ostina a far credere in certi ambiti.
Mostrare i muscoli ed ostentare sicurezza nei mercati finanziari, da parte del management aziendale non può poi trasformarsi improvvisamente in storie diametralmente opposte da discutere nei tavoli sindacali.
Auspichiamo da ora un sostanziale sano realismo.
Infine ma non per importanza abbiamo stigmatizzato quanto successo nei giorni con la consegna delle lettere di contestazione nei call center interni.
E’ assolutamente evidente che tempi e modi di intervento hanno molto lasciato a desiderare, nel metodo e nella stragrande maggioranza dei casi anche nel merito, alla luce dei provvedimenti finali. In molti casi si è registrato un vero e proprio accanimento nei confronti di lavoratrici o lavoratori assolutamente da stigmatizzare.
Un’azienda da sempre sensibile al cliente questa volta ha mostrato tutta la sua insensibilità verso il suo cliente più importante, quei lavoratori che sono e saranno sempre la chiave di lettura per il successo è l’immagine dell’azienda stessa.
Qualcuno ha peccato di presunzione nel non comprendere il clima che rischiamo di avere nei prossimi mesi.
Roma, 10 Maggio 2017