RAI: Comunicazione su “Somma equivalente al PdR 2016”
Vi facciamo notare che la vostra comunicazione risulta essere tardiva perché successiva all’articolo comparso su L’Avvenire del 20 aprile, nel quale il vostro direttore Agrusti riporta alcuni dati economici del bilancio e il valore economico del “PdR erogato”.
Questo comportamento squalifica ulteriormente le relazioni sindacali ed il rapporto dell’azienda con i lavoratori che rappresentiamo.
Vi rammentiamo che la nostra richiesta, formalizzata per iscritto il 15 aprile 2016, conteneva una richiesta di dettaglio sull’andamento economico e sulle entrate da Canone per l’anno 2016, non solo i dati di MOL relativi al Premio di Risultato, anche nell’ottica di una reale valutazione economica relativa al rinnovo del CCL Rai scaduto da 40 mesi.
Avete ragione nel ricordare che è dal rinnovo contrattuale del 2013, anzi dal maggio 2010, che vi proponiamo la modifica del sistema premiante, condizione che non si è mai realizzata perché non vi era la volontà aziendale a definire accordi che avessero un effetto sui conti economici della Rai. Così come un altra serie di punti propri del CCL 2013 sono stati da voi disattesi.
Respingiamo, invece, quanto ci comunicate rispetto alla possibilità di disapplicare un articolo di contratto, quello che istituisce il PdR, perché il contratto nazionale di lavoro è inscindibile, quindi va applicato in tutte le sue parti o disapplicato perché complessivamente disdetto, in tal caso valuteremo di procedere legalmente.
Infine, ribadiamo la nostra disponibilità a rivedere la struttura del PdR nell’ambito del rinnovo contrattuale, così come è previsto, così come abbiamo richiesto nella Piattaforma Contrattuale.
Saremo nelle condizioni di farlo appena, da parte vostra, sarà rimossa l’indisponibilità a procedere al rinnovo del CCL Rai.
Ci sembra un ulteriore atto grave, determinato dalla vostra confusa gestione, il tardivo pagamento, come lo è anche quanto da voi predisposto rispetto all’erogazione di “un valore economico equivalente” e non il PdR, motivo per il quale non si realizzano le condizioni normative per detassare la premialità corrisposta ai lavoratori.
Distinti Saluti,