RAI: Assemblee e procedure di raffreddamento

RAI: Assemblee e procedure di raffreddamento

Come annunciato al presidio dei lavoratori davanti Viale Mazzini, il giorno 29 marzo, le segreterie nazionali hanno stilato il calendario completo delle assemblee in tutta Italia (allegato A), per preparare la mobilitazione contro la volontà aziendale di non rinnovare il contratto nazionale di lavoro.

Nessuna ulteriore comunicazione è pervenuta alle OO.SS. successivamente alla richiesta espressa, sempre in data 29 marzo, al Consiglio di Amministrazione della Rai.

Nessuna comunicazione ufficiale è giunta rispetto agli introiti da Canone definitivi né sui valori del Bilancio Consuntivo 2016 ai quali è legata l’erogazione del Premio di Risultato.

Questo segnale di disattenzione rafforza la nostra convinzione di procedere con le iniziative sindacali, convinti che vada data una risposta ferma a chi pensa di cancellare un rinnovo contrattuale strategico per il futuro dell’azienda, per l’evoluzione di un sistema di tutele collettive e individuali, per rispondere all’impegno professionale profuso da migliaia di lavoratrici e lavoratori Rai.

Sappiamo che i tempi non sono brevi, ma è evidente l’esigenza di un confronto profondo con i lavoratori per spiegare in quale fase l’azienda si trovi e raccogliere le energie per una risposta chiara alla controparte.

Questo non esclude al contempo ulteriori iniziative di visibilità e lotta che possano essere programmate anche a livello territoriale a sostegno della vertenza contrattuale.

Chiediamo ai lavoratori di rispondere alla chiusura PREGIUDIZIALE sull’aumento dei minimi con la stessa “indisponibilità”, sapendo tutti che l’azienda non va avanti sulle prestazioni ordinarie ma bensì sull’abnegazione dei singoli lavoratori della Rai i quali, ogni giorno, fanno qualcosa in più per passione rispetto a quanto previsto dal contratto di lavoro.

Per questo le scriventi Segreterie Nazionali in data odierna avviano formalmente le procedure di raffreddamento (allegato B) che, laddove il D.G. non dovesse rimuovere la pregiudiziale sull’aumento dei minimi contrattuali, porteranno alla proclamazione dello sciopero generale.

Roma, 6 aprile 2017

Le segreterie nazionali
Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Informazione Snater Libersind-ConfSal

 

 

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