[2017-03-03] TIM Comunicato UILCOM
Nelle scorse giornate, TIM ha comunicato ai vari territori l’avvio di un progetto di riorganizzazione dei Punti Delega presenti in tutta Italia; tale progetto comporterà il coinvolgimento di circa 115 Dipendenti dei territori di Milano e Roma che transiteranno verso HR SERVICES entro il periodo estivo.
Il trasferimento del Personale, secondo le comunicazioni fatte dall’Azienda, avverrà tramite “cessioni di contratti individuali” utilizzando la “clausola di salvaguardia” così come avvenuto in passato per circostanze simili, mentre, i rimanenti Addetti che oggi prestano l’attività in questi ambiti e che non saranno oggetto di questo nuovo modello, non essendoci trasferimenti regionali, verranno inseriti all’interno del Job Center in attesa di ricollocazione.
Fermo restando la “validità” di tale, ennesima, manovra messa in atto in totale autonomia dall’Azienda, nell’esprimere forti dubbi sulla riuscita dell’operazione, oltre al rischio di creare ai lavoratori ulteriori complicazioni nella gestione quotidiana; ancora ci chiediamo le motivazioni che spingono TIM a perseverare in azioni unilaterali.
Mentre “qualcuno” per camuffare i propri problemi, preferisce stare sull’Aventino, (con modalità decisamente fuori da modelli Confederali), pensando che lo stillicidio di scioperi indetti risolva i problemi – la Uilcom insieme a Fistel ed UGL, si è assunta, la responsabilità di aprire il confronto per ricercare soluzioni a temi implosi o mai affrontati nel corso dell’ultimo anno.
Va dato atto a TIM, sulla base di quanto definito con la sottoscrizione del Verbale di incontro del 23 febbraio u.s., di aver voluto aprire, un dialogo con il Sindacato per entrare, finalmente, nel merito delle questioni con l’intento di ricercare un confronto, individuando una seria di tematiche considerate “prioritarie”.
A TIM vogliamo dire, con chiarezza, che il modello da seguire non può prevedere confronti che potremmo definire “intermittenti”! Il dialogo, seppur complesso, deve strategicamente comprendere costanza, serietà e, soprattutto, discussione su OGNI TEMA senza comunque mai perdere di vista l’insieme delle questioni.
Da parte nostra, confermiamo la disponibilità al confronto ma l’Azienda decida e ci comunichi quale modello intende seguire.
Non possiamo più accettare prese di posizione “a puntate” che prevedono un giorno decisioni unilaterali ed il giorno successivo la volontà a discutere.
Roma, 3 marzo 2017