Tim: Comunicato Nazionale
Nella giornata del 7 febbraio si è concluso, con esito negativo, il tentativo di conciliazione in materia di sciopero; tale iter si è creato a seguito dell’avvio delle procedure per la proclamazione dello sciopero indetto dalla UILCOM a causa della disdetta da parte di Tim di alcune parti della normativa del secondo livello e la relativa applicazione di un regolamento aziendale, il tutto, in maniera unilaterale.
La UILCOM così come già rilevato nel precedente comunicato, a seguito dell’incontro con l’Azienda del 23 gennaio u.s, ritiene sbagliato ed inadeguato il percorso intrapreso da parte aziendale.
Sbagliato in quanto questo modello, queste scelte, non fanno altro che rendere sempre più complicati i rapporti relazionali all’interno di questa realtà!
Così come detto anche nell’ultimo incontro di esame congiunto, le continue prove muscolari, in particolare modo le azioni unilaterali che prevedono la “cancellazione” di istituti contrattati nel corso degli anni, rischiano seriamente di creare un danno enorme che siamo certi non porterebbero alcun giovamento a nessuno!
Nell’incontro presso il Ministero, abbiamo riscontrato, nelle dichiarazioni scaturite da parte aziendale, la disponibilità ad aprire un tavolo di discussione con il Sindacato, nel rispetto dei ruoli e del modello di relazioni industriali consolidatosi negli anni, entrando nel merito dei vari punti.
Come Organizzazione intendiamo, così come abbiamo sempre detto, ricercare quel “modello” di confronto che da sempre, come UILCOM, abbiamo perseguito in ogni ambito ed in ogni occasione, nell’interesse primario delle persone che noi rappresentiamo.
Il modello del “muro contro muro” così come evidenziato, non favorisce certamente l’interesse di nessuno, tantomeno di un’Azienda importante come Tim.
Seppur nell’enorme difficoltà del contesto in cui TUTTI ci siamo ritrovati (Azienda e Sindacato), nella consapevolezza che tematiche importanti non possono e non devono essere “gestite” unilateralmente, soprattutto quando si toccano temi che riguardano parti del salario, trasferimenti interregionali – organizzazione del lavoro, riteniamo necessario entrare nel merito delle questioni per comprendere realmente se esiste la volontà ad aprire quel confronto tra le Parti.
Riteniamo infine necessario provare a ricercare, nell’interesse più generale, tutte le possibili soluzioni per uscire da questa situazione e riportare reciprocamente un corretto confronto, di pari dignità, entrandovi nel merito.
Alla luce di quanto sopra, consideriamo utile in questo momento sospendere le azioni di sciopero ed invitare l’Azienda ad aprire velocemente un confronto che possa soddisfare le aspettative di tutti coloro i quali hanno interesse al buon esito di questa complessa vertenza.
Roma, 9 febbraio 2017