RAI: PDR e Politiche Attive
La Delegazione sindacale ha chiarito l’assoluta contrarietà al sempre più evidente smantellamento delle attività produttive, alla chiusura delle riprese esterne pesanti e leggere, alla dismissione dei mezzi ITA, alla chiusura della esterna di Firenze, alla perdita di molte attività pregiate, come allestimento studi e laboratori di manutenzione, oggi realizzate internamente da maestranze operaie e tecniche dei centri di produzione.
Sul PdR, nonostante vi fossero stati più incontri di segreteria nazionale, al fine di determinare una struttura di Premio che prevedesse più misuratori, economici e di produttività, l’azienda è rimasta ferma su un unico misuratore, come criterio di pagamento del Premio, l’utile di bilancio, che dovrebbe stabilire sia lo sblocco dell’erogazione (on/off) sia la quantità da erogare, oltretutto tendo conto dei PdR da erogare a giornalisti e dirigenti.
La delegazione sindacale ha dichiarato alla controparte che tale strumento non è consono a rispondere alle dinamiche aziendali ed è uno strumento mai utilizzato in altre realtà contrattuali o di settore.
A questo si aggiunge che sulla richiesta Una Tantum per il 2017, la Rai da una vaga disponibilità per una erogazione nel 2019 sulla base dell’andamento del 2018.
In questo quadro di mancate risposte, anche a seguito di lunghe discussioni riportate in diversi comunicati dettagliati, la delegazione sindacale ha dichiarato all’azienda che non riscontrandosi avanzamenti nella trattativa scriverà all’Amministratore Delegato per avere un incontro urgente, vi- sto che gli scogli per la definizione di un accordo equilibrato sembrerebbero essere le previsioni del Piano Industriale e l’equilibrio dei conti aziendali.
Vista la tempistica dell’amministrazione per la possibile erogazione dell’Una Tantum a novembre, se non arriverà una convocazione in tempi strettissimi le Segreterie nazionali metteranno in campo ogni azione a tutela del lavoro e del Servizio Pubblico Radiotelevisivo e Multimediale.