Comunicato Visiant Next
In data 18/09/2018 presso la sedi di UNINDUSTRIA si è tenuto un incontro triangolare tra Fastweb, Covisian e le OO.SS. per verificare lo stato della trattativa per il rinnovo della commessa, in scadenza a fine 2019.
Presenti all’incontro: per Fastweb il dott. Piacentini; per Covisian il dott. Sartarelli e il dott. Dessì.
Per la delegazione di Roma presente la RSU Francesca Zoppi come SLC CGIL , Virginia Anastasio
come membro direttivo UGL – Telecomunicazioni e Debora Compagnone come membro direttivo
UILCOM.
Fastweb ha dichiarato che, sostanzialmente, l’accordo commerciale è lontano e che il contratto va rivisto: le garanzie che sono state mantenute nell’accordo di cessione del 2012 sono “anacronistiche” e non sostenibili dall’azienda. Ha inoltre concluso dicendo che, qualora non si riuscisse a trovare un accordo bisognerà fare appello alla clausola sociale e aprire una gara per l’assegnazione della commessa ad un altro outsourcer.
Il dott. Sartarelli per Covisian ha detto che “il tema della clausola sociale è quello che tutti vorremmo evitare” . La trattativa dura da due anni e Covisian ha chiesto a Fastweb di applicare modelli organizzativi già collaudati.
Dopo aver snocciolato una serie di presunti cambiamenti organizzativi, promesso maggior formazione e innovazione, con la sollecitazione delle segreterie nazionali finalmente siamo riusciti a far entrare le aziende nel vivo del problema. Di fatto, l’accordo commerciale per il rinnovo della commessa è bloccato perché Fastweb sostiene che l’accordo del 2012 va completamente rivisto. Per contro, l’accordo commerciale non può essere siglato senza che le OO.SS. possano valutare cambiamenti contrattuali che pesino in un modo o nell’altro sui lavoratori. I punti che secondo Covisian dovrebbero essere rivisti sono:
- i livelli;
- i buoni pasto;
- la mezz’ora di pausa pranzo retribuita;
- la previdenza complementare;
- l’indennità di cuffia.
Ci sembra opportuno sottolineare che la delegazione è uno “snodo” fondamentale per la riuscita della contrattazione; di fatto le aziende, non riuscendo a trovare un accordo, hanno deciso di scaricare la responsabilità sui lavoratori. La delegazione ha quindi deciso di iniziare la trattativa con il gruppo Covisian, tenendo salda la posizione sui livelli e sui buoni pasto come “paletti” minimi senza i quali cadrà ogni tentativo di accordo.
Tutti noi vogliamo evitare che venga aperta una gara, ma non possiamo permettere che si faccia carne da macello delle nostre professionalità, della nostra esperienza, del nostro percorso lavorativo, dei nostri stipendi e di tutte le garanzie ottenute negli anni. Se perdiamo noi, perde anche Covisian.
Ovviamente a partire dal prossimo incontro, con il quale si entrerà nel vivo della trattativa, la condivisione verrà fatta in assemblea.