Apertura procedure di sciopero – Rai Way

Apertura procedure di sciopero – Rai Way

ROTTURA SU ORGANICO E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: VERSO LO SCIOPERO NAZIONALE

In data 24 maggio, dopo mesi di trattative, non si è raggiunta l’intesa con Rai Way su vari temi:

• Reintegro d’organico a seguito delle molte uscite da esodo incentivato intervenute negli ultimi due anni;
• Passaggi di livello per i multiskill;
• Organizzazione del lavoro e gestione dell’extraterritorialità;
• Inserimento di nuove modalità di contrattualizzazione del personale;
• Attuazione dell’accordo su incarichi professionali e la premialità;
• L’avvio del confronto sul PdR aziendale.

Condizioni che nel loro insieme, oltre ad incidere sulla condizione economica di molti, sta generando in molti territori una notevole difficoltà a gestire i turni di lavoro e l’attività ordinaria prospettando per il periodo estivo l’impossibilità di fruire delle ferie.

Le scriventi OO.SS, con pazienza e senso di responsabilità, hanno provato per mesi a trovare mediazioni sostenibili, anche tenendo conto della rapida evoluzione di mercato e di sistema, dell’approssimarsi del passaggio al DVB T2 e di operazioni commerciali come Infront; mentre dall’azienda continuano ad arrivare solo risposte di estrema rigidità su reintegri e gestione del personale.

Per tali ragioni il coordinamento nazionale ha espresso unanimemente l’impossibilità di sottoscrivere un testo di accordo che, nel merito, in un quadro di organico insufficiente, concedesse all’azienda la possibilità di gestire la extraterritorialità unilateralmente anche obbligando il lavoratore alla trasferta senza, oltretutto, avere riconosciuto un valore economico per il disagio così come era stato stabilito nell’accordo sul digitale terrestre.

A questo punto, coordinamento nazionale e segreterie nazionali, hanno deciso la necessità di dare un segnale chiaro ad una trattativa stagnante.
Non è accettabile continuare a ridurre l’organico perché ne va delle condizioni di lavoro, della sicurezza sui luoghi di lavoro, della qualità del prodotto del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale. Inoltre, visti i tempi lunghissimi per procedere a nuove assunzioni per selezione, si prospetta sempre più forte il rischio che ad aumento di attività – pensiamo all’obbligo di legge del passaggio al DVB T2 – molte delle attività verranno date in appalto.

Preoccupa il sindacato l’assenza di una chiara progettualità e pianificazione, condizione che rischia di impoverire il lavoro interno oltre che ridurre l’efficacia.

Per tali ragioni si è deciso di avviare le procedure di raffreddamento, propedeutiche all’indizione di sciopero.

Nelle prossime settimane sui territori si svolgeranno le assemblee con i lavoratori.

Roma, 29/05/2018

 

Le segreterie nazionali

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