TIM: LA SLC-CGIL HA VINTO… I LAVORATORI HANNO PERSO !!!!
La SLC-CGIL ha promosso una causa contro Tim S.p.A. (art. 28 per condotta antisindacale) per i miglioramenti apportati da FISTel-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC al Regolamento Aziendale unilaterale (quello datato 1 febbraio 2017), avanzamenti ottenuti attraverso percorsi relazionali mentre altre Organizzazioni Sindacali proseguivano il “MURO contro Muro”.
TIM non è quindi condannata a ritirare l’atto unilaterale attuato e manifestatosi con la disdetta degli accordi integrativi del 2008 (2° livello).
Il giudice ha dato ragione alla SLC-CGIL però NON ripristinando la validità degli accordi integrativi del 2008 (2° livello) ma esclusivamente l’assetto normativo del primo regolamento aziendale unilaterale che di fatto eliminava il mancato rientro, tagliava i giorni di ferie, i permessi, le trasferte, la flessibilità in ingresso, imponeva le timbrature ai livelli 6-7-7q , etc…
Il risultato del giudizio del giudice del lavoro ha sicuramente appagato i dirigenti della SLC-CGIL mentre invece si ripercuoterà negativamente sulle migliaia di lavoratori che avendo già perso molto, dalla disdetta degli accordi integrativi del 2008 (2° livello), vedranno sfumare anche quei miglioramenti acquisiti grazie alle “osservazioni” avanzate da FISTel-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC.
E’ utile ribadire che il Regolamento Aziendale, anche con i miglioramenti proposti da Fistel – Uilcom – Ugl tlc , resta un atto unilaterale dell’azienda perché non sottoscritto dalle suddette OO.SS.
Siamo sempre più convinti che se la SLC-CGIL si fosse seduta ad un tavolo di trattativa in una logica confederale UNITARIA invece di seguire le linee d’azione dettate dalle sigle sindacali autonome, oggi avremmo un nuovo accordo complessivo di 2° livello e non invece un regolamento aziendale unilaterale.
Adesso più che mai la situazione per i lavoratori di TIM diventa ancora più critica ma poco importa perché l’importante è che la SLC-CGIL HA VINTO non per i lavoratori, ma per la propria autoreferenzialità!!
E’ pazzesco pensare che un sindacato come la SLC-CGIL, che negli ultimi mesi ha proclamato una quantità enorme di scioperi ai quali hanno aderito migliaia di lavoratori, al posto di contrastare l’azienda (cosi come sempre promesso) la aiuta attraverso queste cause a risparmiare sul costo del lavoro.
TIM infatti ha sfruttato furbescamente l’iniziativa della SLC-CGIL, non presentandosi in giudizio e spalancando così la porta alla sentenza che, dando ragione al ricorso della SLC-CGIL senza alcun contraddittorio, le permetterà di ripristinare il primo regolamento aziendale ottenendo contestualmente risparmi sostanziosi in termini economici e normativi.
Un grande lavoro di tutela verso le lavoratrici/lavoratori di TIM: GRAZIE SLC !
Adesso verificheremo gli effetti che produrrà la sentenza direttamente sui lavoratori e soprattutto le decisioni/iniziative che TIM assumerà a partire dal coordinamento nazionale della RSU convocato il 1 agosto.
Anziché affrontare con urgenza, Confederalmente ed Unitariamente, la gravissima situazione in cui il Gruppo TIM rischia di precipitare, insieme ai suoi circa 52.000 lavoratori occupati in Italia, perché la sua “governance” e ormai totalmente nelle mani straniere dei Francesi che, nel medio periodo potrebbero fare azioni strutturali molto negative, mentre le Istituzioni e la Politica nazionale sono colpevolmente e totalmente assenti, la SLC CGIL che cosa fa? Incredibilmente si crogiola nella sua vittoria di PIRRO……..
Roma, 28 Luglio 2017