RAI WAY: “Note Persidera”
Le voci di un continuo abbandono di clienti dai servizi RAI WAY trovano ulteriore e significativa conferma nel titolo di giornale in cui si annuncia che “Tv2000 dal 3 luglio 2017 cambia frequenza (da Rai a Persidera) ma rimane sul canale LCN 28.”
L’emittente della Cei, in seguito ad un accordo siglato con il Centro Televisivo Vaticano, passa sul MUX TIMB2 dell’operatore di rete Persidera.
Per chi non lo sapesse PERSIDERA è una nuova S.pA. nata dalla joint venture tra due operatori di rete già esistenti: Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), appartenente al Gruppo Telecomitalia e Rete A di proprietà del Gruppo Editoriale L’Espresso.
Gli Azionisti di Persidera S.pA. sono Telecom Italia SPA con il 70% delle azioni e il Gruppo Editoriale L’Espresso con il 30% delle azioni.
La nuova società si propone sai mercato italiano come il più importante operatore di rete indipendente dotato di cinque multiplex digitali nazionali, con un ’infrastruttura di grande capillarità e capace di erogare servizi ad elevato standard qualitativo.
Opportuno ricordare che la rete di diffusione (broadcast) di Persidera è composta da 812 siti per la diffusione del segnale DVB-T in modalità SFN.
La nuova società si presenta come il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi operanti in Italia ovvero un nuovo concorrente nel mercato delle torri; un mercato in cui RAI WAY sembra sempre più esclusa e marginale visto che la perdita di clienti, ultima quella citata, comporta la sempre più pericolosa dipendenza economica della società da RAI come unico ed esclusivo fornitore.
In effetti il traslocco del servizio da RAI ovvero dal MUX 2 gestito da RAI WAY al MUX TIMB2 di proprietà Perdidera comporta una perdita economica di oltre due milioni di Euro che lo Stato, grazie ad un accordo siglato dall’allora ministro Romani, sino a ieri versava nelle casse del gruppo RAI.
Resta da capire perché il gruppo RAI non ha partecipato alla gara lasciando campo libero all’unico partecipante, così come sarebbe interessante capire quanto pagherà RAI a RAI WAY per i nuovi servizi radiofonici Rai Radio 4 Light, Rai Radio 6 Teca, Rai Radio 7 Live e Rai Radio 8 Opera che andranno ad occupare lo spazio di frequenza lasciato libero.
A quanto detto si aggiunge la sempre più evidente impossibilità di RAI WAY di garantire efficienza e qualità del servizio richiamata in un precedente comunicato che ha posto l’accento su una situazione per cui l’immobilismo organizzativo e il mancato rispetto di importanti accordi sindacali rischia di compromettere il futuro di RAI WAY.
Un futuro in cui l’anomalia del possesso delle frequenze da parte della RAI pesa negativamente in quanto non consente a RAI WAY di svolgere il ruolo di riferimento per tutto il sistema delle telecomunicazioni; quel ruolo che altri stanno assumendo.
Altrettanto negativamente pesa la mancanza di un nuovo contratto di servizio definito in funzione della nuova concessione decennale del serv izio pubblico radiotelevisivo affidato alla RAI concessione in cui sarà importante definire come lo Stato prowederà ad assegnare “ …. alla società concessionaria la capacità trasmissiva…”
Viste le premesse i dubbi, le incognite e le preoccupazioni sul futuro di RAI WAY stanno assumendo l’aspetto di “ solide realtà” aggiungo : del tutto negative.
Roma, 7 luglio 2017