RAI WAY: Il punto della situazione
Dopo avere “pazientemente” atteso una risposta da parte di Azienda e Unindustria in merito alla richiesta di incontro inviata in data 15 giugno e oggi programmata, salvo ulteriori indisponibilità, per il 7 luglio credo doveroso fare il punto della situazione riguardante gli incontri con RAI WAY e non solo.
Per l’ennesima volta la data proposta evidenzia un comportamento che non trova alcuna giustificazione se non nella mancanza di volontà di procedere rapidamente al confronto e soprattutto di applicare integralmente e di rispettare i contenuti dei verbali che da due anni sono stati sottoscritti.
Ai continui rinvii ad appuntamenti fissati sulla base di calendari e orari, spesso programmati in tarda ora pomeridiana, faticosamente condivisi e altrettanto spesso dedicati a brevi presentazioni di colorate slide dai contenuti tanto fumosi e superficiali quanto contraddittorie ripetitivi, è ora di avere una risposta chiara e passare ad azioni concrete mettendo in atto anche un approccio al confronto diverso.
Non è più possibile tollerare un’azienda che NON rispetta gli accordi e, nella migliore delle ipotesi procede in modo UNILATERALE, creando situazioni precostituite non coerenti con quanto sottoscritto.
Sul mancato rispetto degli accordi partendo dal verbale sottoscritto il 24 novembre 2016 occorre evidenziare:
• Percorso assunzioni 8 unità entro il 2016: ancora in fase di processo e senza alcuna informativa
• Assunzione 2 unità entro gennaio 2017: non ci sono conferme né informativa
• Mobilità interna 2 unità entro febbraio 2017: non ci sono conferme né informativa
• Verifica configurazione centro M.te Mario entro gennaio 2017: rinviato senza alcuna prospettiva condivisa e concreta in termini attuativi
• Applicazione accordi sottoscritti in tutte le sue componenti che sono tante: rinvio senza alcuna prospettiva né informativa
• Verifica incarichi professionali ennesima, ripetitiva indicazione e rinvio senza prospettiva.
Già su questi argomenti sono chiare ed evidenti le violazioni degli accordi così come l’incoerenza delle dichiarazioni aziendali; alle parti sindacali in modo congiunto o disgiunto le opportune valutazioni e conseguenti iniziative che non può essere la perenne attesa di risposte o ennesima richiesta di incontro.
Per quanto riguarda precedenti verbali in estremo dettaglio sono evidenti le inadempienze riguardanti:
• sviluppo al 1° livello del tecnico multifunzione a decorrere dal novembre 2016: nulla di concreto;
• situazione tecnici formati multifunzione inquadrati a livelli inferiori al 2°. Nulla;
• figure di professional dei tecnici e conseguente inquadramento: nulla;
• riconoscimento ruolo di responsabile STA: vago e non uniforme sul territorio;
• situazione STA: confusa e non condivisa nei modi e tempi dell’applicazione;
• centri di controllo: situazione confusa e aleatoria;
• centri di Assistenza Specialistici (CAS): situazione (molto) confusa.
Più in generale:
• valorizzazione professionalità e riconoscimenti per espletamento ruoli professionali: nulla;
• remunerazione assolvimento incarichi con gratifiche funzionali a impegno profuso: nulla;
• configurazione e strutturazione meccanismi di premialità: nulla;
• attivazione premio di produttività: nulla;
• ruoli professionali correlati alla organizzazione del lavoro: nulla;
• indennità: nulla.
Altre situazioni restano aperte tra cui, ultima in ordine di tempo, quella riguardante le uscite 2017 già
attuate con le ovvie e conseguenti negative ripercussioni sulla organizzazione.
Con questi presupposti diventa difficile dare un senso concreto agli incontri e conseguenti verbali riguardanti gli incontri tra azienda e RSU alle quali sono mancati e stanno mancando sempre più termini di riferimento della organizzazione basata su una classificazione degli impianti non coerente con la realtà con particolare riferimento ai termini di sicurezza così come prevista.
A questo proposito, a conferma di una situazione non più sostenibile, proprio il riferimento agli incontri con le RSU che dopo mesi stanno ancora aspettando i conseguenti verbali avvalora le preoccupazioni e la denuncia per un comportamento aziendale dilatorio e ambiguo ovvero: del tutto insoddisfacente e inaccettabile.
Per essere concreti e chiari: al prossimo incontro l’azienda dovrà fornire TUTTE le risposte mancanti e incomplete e il “lungo” verbale dovrà comprendere cifre, date certe e ravvicinate , impegni esigibili nei modi e nei tempi compatibili con l’evolversi della situazione conseguente alla nuova concessione e agli scenari che vedono le aziende che operano nel campo della diffusione del segnale radiotelevisivo , non solo, impegnate in un processo di trasformazione in cui RAI WAY deve e può essere parte determinante per lo sviluppo delle telecomunicazioni del nostro Paese.
Ovviamente il citato verbale dovrà essere stilato al termine della riunione e non a futura memoria.
Roma 26 giugno 2017