HUAWEI: Brutalità
Huawei Technologies Italia nonostante gli incredibili ricavi nel 2016, le stime di crescita delle Revenue nel primo semestre del 2017 e le iterate dichiarazioni alla stampa di ambiziosi programmi d’investimento, non ultimo l’apertura di un centro d’innovazione nel parco tecnologico della regione Sardegna,
sta avanzando a diversi colleghi delle proposte di uscita incentivata.
- Le modalità e i termini di tali proposte ci lasciano molto perplessi:
- di “volontario” c’è ben poco, essendo del tutto avulso dai normali piani di uscita incentivata che fanno le aziende del settore, i.e. aperta a tutti, non “ad personam”..;
- vengono posti dei tempi ristretti per accettare o meno la proposta, senza però espressamente chiarire cosa avviene nel caso tale proposta non venga accettata;
- i metodi di selezione dei colleghi oggetto della “proposta” non sono chiari e quantomeno discutibili;
- non ci risulta sia stata fatta una proposta di ricollocazione della risorsa in altri progetti/dipartimenti;
- il “pacchetto offerto” è veramente così generoso come voglioni farci credere o stanno offrendo solamente quanto previsto dalla legge a fronte di un licenziamento ingiustificato?
Si noti che da una recente indagine presso aziende di settore analoghe, Ericsson, Nokia, Wind, ecc.., che pur attraversano un momento di ristrutturazione e crisi, le buone uscite proposte oscillano intorno ai 36 mesi. Per un’azienda sana come Huawei che proclama piani di investimento e vuole aggredire il mercato italiano in modo così deciso, ci si aspetterebbe proposte ben più cospicue, anche in considerazione che la procedura messa in essere è “ad personam”..
Ma il punto su cui vorremmo fare chiarezza è la reale necessità di operare questi tagli. Ad oggi l’azienda tace e se ne guarda bene da fare dichiarazioni ufficiali che sarebbero in totale contraddizione con quanto dichiarano alla stampa nazionale……..
Pur avendo chiesto invano a metà maggio un incontro a livello nazionale, il sindacato e i suoi rappresentanti non sono stati consultati, altrimenti avremmo potuto contribuire a definire dei percorsi diversi, più equi e umani, qualora l’azienda avesse convinto appieno sulla reale necessità di questi tagli.
Per tutti (ovviamente tranne l’azienda) tale iniziativa è stata un fulmine a ciel sereno.
Riportiamo di seguito quanto dettoci dall’azienda il 26 gennaio 2017, nell’incontro tra le OO.SS territoriali di Roma, le RSA e Huawei, richiesto dalle OO.SS.
“ Riguardo la commessa Fastweb, che scade ad agosto 2017, l’Azienda confida che i volumi attuali potranno essere confermati, inoltre e’ stato evidenziato che nel passato 66 dei 112 lavoratori sono stati ricollocati o, in minima parte, fuoriusciti volontariamente”
“L’Azienda ha risposto che su Roma insistono 280 dipendenti. La perdita della gare per l’ammodernamento della Rete wind/3, vinta da ZTE, e’ stata una perdita importante. Ad oggi comunque non si prevedono impatti occupazionali poiché Huawei mantiene commesse importanti ed e’ attrezzata per recuperarne altre nel future”
…ma di che cosa stavano parlando ?!
Nei prossimi giorni (primi giorni di Luglio) ci sarà un’incontro tra l’azienda e le OO.SS territoriali, richiesta da questi ultimi, per la presentazione del “INFORMAZIONI A LIVELLO AZIENDALE” come da Art 1-E del CCNL delle TLC.
Chiediamo a tutti una massima collaborazione e cooperazione, come non mai; è importante essere uniti in questo momento!!
Vi aggiorneremo a seguito dell’incontro, con delle riunioni tra lavoratori, e capiremo come muoverci. Contemporaneamente ci attiveremo nelle sedi più appropriate per far capire che la legittima aspirazione a diventare uno dei principali player nel mercato italiano non è conciliabile con le politiche (e i modi) di gestione del personale attuate.