TIM: le Riflessioni infinite dell’Azienda
La UILCOM ha dichiarato e scritto in modo inequivocabile che dopo le azioni di contrapposizione (13.12.16 e 1.02.17) era necessario provare a FERMARE l’azione unilaterale dell’azienda, la quale, “furbescamente” ha approfittato di una situazione di “divergenza” tra le Organizzazioni Sindacali Confederali.
La UILCOM ha nel suo DNA la ricerca del confronto, del negoziato che deve essere costantemente finalizzato al raggiungimento di accordi che portino benefici positivi alle Lavoratrici/Lavoratori del Gruppo TIM in tempi congrui respingendo l’allungamento delle tempistiche negoziali e prendendosi sempre le proprie responsabilità!
Non c’è mai stata la volontà di frenare processi di cambiamento se questi sono indirizzati a mettere in sicurezza TIM ed il suo gruppo per un periodo significativo che vada quindi oltre l’immediato domani. Questo NON significa accettare passivamente da TIM “accelerate” e “pressioni” al confronto con lo spettro che l’azienda proceda UNILATERALMENTE.
La UILCOM da sempre ha ricercato in tutte le dinamiche dibattute chiarezza e riscontri oggettivi immediati, fino ad oggi in TIM siamo stati “aperti” ad una discussione costruttiva e trasparente ma NON è più possibile accettare che l’Azienda batta il “TEMPO” ma NON risponda alle tematiche che le vengono poste.
Esiste un regolamento unilaterale attivato dall’azienda, in parte corretto dalla UILCOM e dalle altre Organizzazioni Sindacali che hanno accettato il confronto, non è detto che questo strumento “gestionale” non possa essere ulteriormente corretto/modificato, rispetto ad ulteriori sollecitazioni che emergono dalle lavoratrici/lavoratori, in maniera migliorativa.
Temi come il:
- Mancato Rientro relativo al “consolidamento/ERA” dei TOF – Tecnici On Field, il prendere in riferimento esclusivamente il personale “con anzianità nella posizione di almeno 3 anni” per noi è penalizzante, bisogna attivare un arco temporale “da zero a tre anni” perché i tecnici “giovani” NON si possono escludere danneggiando così una parte importante delle professionalità che operano nel mondo di Open Access.
- Nel sistema incentivante dei TOF esistono delle situazioni che NON si comprendono.
Perché chi lavora Wr (attività) in luoghi lontani, chi svolge lavorazioni per le quali occorrono ore, chi lavora a gruppi/squadra (es. NOF) o in collaborazione ha delle ricadute negative sulla produttività? - La fruizione di una settimana di ferie entro il 30 giugno NON può essere una azione unilaterale che si trasforma in un accanimento! I dettami contrattuali non lo indicano. Rigore, integrità, merito passano anche dal “Buon Senso” e se ciò NON viene messo in campo è complicato avere una reale credibilità perché intanto si procede spediti su altri versanti, facendo finta di nulla!
- L’attenzione al festivo infrasettimanale era una prassi, anche citata nel CCNL art. 28 – Nota a verbale – che dava maggiore serenità (adesso mancato pagamento del 1/26 mo), perché accanirsi a superarla?
- Il nuovo Arco Orario in Open Access 7-21 a titolo sperimentale: che senso ha realizzare esami congiunti sui territori, quando la maggior parte delle azioni è stata decisa centralmente? Effettuare un confronto territoriale con queste modalità diventa frustrante!
necessitano risposte positive per la serena gestione della quotidianità professionale e dei tempi vita/lavoro delle lavoratrici/lavoratori del Gruppo TIM.
In tutti questi mesi abbiamo convintamente cercato di tenere aperto un confronto con l’obiettivo di colmare un vuoto creatosi nel modello relazionale per colpa di chi ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, sfuggendo alla discussione, anziché ricercare l’unità sindacale.
Ci siamo assunti le nostre responsabilità, come sempre abbiamo fatto, nell’intento di riuscire a dialogare con quest’azienda nel solo interesse delle persone che credono, come NOI, che il confronto possa essere più utile dello scontro a prescindere; allo stesso tempo pensiamo che l’azienda debba decidere se questo modello sia funzionale ascoltando anche le cose che non gli fanno “comodo” o viceversa pensa di utilizzare questo “dialogo” solo ed esclusivamente in funzione delle proprie priorità.
Noi siamo convinti che il confronto sia sempre utile ed auspichiamo che sia la stessa idea di TIM, diversamente rischieremmo di trovarci in uno scenario diverso che a noi, della UILCOM, non piace proprio!
Restiamo in attesa !
Roma, 12 giugno 2017