RAI: RSU Radiofonia Comunicato
Ad una sola settimana dall’avvio dell’iniziativa da noi promossa di astensione dagli straordinari e dal lavoro in “sesta giornata” le criticità di organico più volte denunciate da questa RSU sembrano emergere in tutta la loro gravità.
Da qualsiasi parte la si voglia tirare la coperta è corta!
Si cerca di coprire la testa, garantendo con estrema difficoltà la messa in onda , ma si finisce per scoprire settori altrettanto importanti e nevralgici come i Presidi di Canale, la Sala Controllo, Help Desk Netia e i Servizi Tecnici in generale.
A titolo puramente indicativo e non esaustivo riportiamo quanto sta accadendo e che ha gettato nel caos la quotidiana gestione dell’intero settore Radiofonia.
- Annullato in alcuni giorni il servizio Audiodescrizioni, con cui la Rai garantisce al pubblico dei non vedenti di poter seguire serie televisive o film.
- Cancellati numerosi turni di registrazione per tutte le reti. Radio1 elimina dalla programmazione diverse riprese musicali previste dagli studi di Saxa-Rubra.
- Copertura tecnica della TGR garantita in modo discontinuo. Saltata la garanzia della preparazione dei servizi per la mattina.
- Chiusura intermittente dei Presidi di Canale (Saxa ed Asiago) – punti nevralgici dell’organizzazione delle reti e nella gestione delle emergenze in ambito news – con il personale spostato in sala a garantire la messa in onda.
- Diminuite le unità presenti in sedi istituzionali come il palazzo di Montecitorio rimasto anche l’intera giornata privo di copertura tecnica.
- Diminuite le unità presenti in Sala Controllo e all’ Help Desk Netia di Saxa, fino ad arrivare alla temporanea chiusura di quest’ultimo. Emblematica la serata della semifinale di Champions League in cui tutta la fascia serale del controllo centrale della Radiofonia Rai è stata garantita da un unico tecnico. Pause mensa e pause fisiologiche del personale hanno lasciato completamente sguarnita la sala Controllo, con possibili disservizi che solo il caso ha scongiurato.
Ci preme inoltre constatare come siano state ripetutamente negate giornate di ferie, PR e permessi sindacali , ledendo basilari diritti dei lavoratori e minando le stesse agibilità sindacali. Il sistema messo in piedi non è più sostenibile!
Vista la solerzia nel negare permessi in virtù di improrogabili esigenze di servizio ci preme fare notare il numero imbarazzante di giornate di Recupero Riposo e Riposo compensativo accumulate nel tempo dai lavoratori di alcuni settori di Radio Rai.
Passati i termini legittimi in cui l’Azienda può posticipare questi riposi il lavoratore ha il diritto di pianificarli quando più ne sente necessità per il suo recupero psico-fisico e per conciliare i tempi di
lavoro con quelli di vita sociale e familiare.
È bene chiarire che non è nelle intenzioni della scrivente né dei colleghi che stanno aderendo alla mobilitazione creare danni o disservizi . Questi semmai sono e saranno da imputare alla scarsa attenzione verso le istanze più volte presentate dai lavoratori e da questa RSU e costantemente sottovalutate dai responsabili.
Da parte nostra non possiamo più derogare al sacrosanto diritto di ogni lavoratore alla salute e ad un sano rapporto tra tempi di lavoro e vita privata da intendersi anche come diritto a fruire di due giorni di riposo settimanali.
Roma, 12 maggio 2017