Ugliarolo: “Cresce la condizione di sofferenza dei lavoratori. Non si può attendere oltre”

Ugliarolo: “Cresce la condizione di sofferenza dei lavoratori. Non si può attendere oltre”

Appello dei sindacati ad Asstel per riprendere la trattativa sul rinnovo del contratto delle Tlc. “A fronte delle crisi aziendali maturate nelle ultime settimane, dei processi di riorganizzazione, del rapporto di filiera tra committenza ed appalti, si sta generando una situazione di instabilità con grave crisi sui livelli occupazionali e sull’insieme delle dinamiche di settore – si legge in una lettera inviata da Slc, Fistel e Uilcom ai vertici dell’associazione – Tutto ciò avviene in una condizione di immobilismo relazionale sul versante del rinnovo contrattuale che sta producendo una crescente condizione dì sofferenza tra i lavoratori del comparto, ulteriormente aggravata dal diffuso blocco della contrattazione di 2 livello; condizione, quella descritta, rispetto alla quale, in assenza di una rapida ripresa del confronto, le scriventi OOSS provvederanno a dare seguito alla calendarizzazione delle ulteriori 8 ore di sciopero per l’intero settore”.

“A tre anni dalla scadenza del contratto non è pensabile attendere oltre – dice a CorCom Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom – Come sindacati abbiamo sempre mantenuto un buon modello di relazioni sindacali. Adesso se la situazione non cambia si andrà al braccio di ferro”.

La trattativa sul contratto si è arenata lo scorso 23 dicembre. Motivo dello stop ha riguardato il tema, delicatissimo, degli aumenti salariali.   

“Come sindacato, d’accordo con Slc e Fistel, abbiamo rigettato l’idea che gli aumenti contrattuali fossero in qualche modo dati a consuntivo – spiega il sindacalista – Da parte di Asstel abbiamo infatti rilevato un forte interesse per un modello contrattuale che ricalca quello dei metalmeccanici (92 euro, comprensivi di welfare e busta paga ndr).  Ma si tratta di aumenti fittizi erogati ex post, nel mese di giugno, in base all’inflazione relativa all’anno precedente. Stiamo parlando di aumenti salariali che potrebbero esserci, non che ci sono effettivamente. Noi invece crediamo che gli aumenti debbano essere reali”.

CorriereComunicazioni

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