E-Care INCONTRO E PAUSE 626

E-Care INCONTRO E PAUSE 626

L’Azienda ha convocato la RSU il 7 marzo ad un incontro avente come ordine del giorno la collocazione delle pause 626 ed aggiornamenti sulle registrazioni delle telefonate.

Come UILCOM-UIL siamo lieti che il nostro intervento abbia sollecitato la discussione sulle pause 626 in quanto la loro collocazione su indicazione dell’operativo non era più giustificata da alcun accordo che andasse in deroga alla legge che le norma. Così come siamo lieti che il nostro intervento, assieme agli amici della SLC , abbia portato finalmente alla concessione delle pause pranzo secondo le tempistiche previste dalla normativa vigente.
L’Azienda però potrebbe dire che la flessibilità sulle pause 626 è un favore che concede ai dipendenti, portando l’esempio del “Tool pause” applicato su Poste Italiane, ossia un sistema informatico dove si possono “scegliere” e prenotare le pause e che riporta il numero di operatori che può fare la pausa in un determinato momento, di fatto concedendo relativa libertà di movimento. È chiaro che chi prima effettua la scelta avrà maggiori possibilità di avere le pause nei momenti che ritiene più favorevoli…..

Su Acea si tentò circa 2 anni fa di applicare lo stesso “tool” ma non si riuscì a farlo. Ora quindi su tutte le commesse diverse da Poste Italiane, e non solo Acea, le pause sono assegnate esclusivamente secondo le esigenze del coordinamento, applicando ancora un accordo che la stessa azienda ha fatto decadere nel 2014.

Come UILCOM-UIL qualora si riuscisse ad applicare il “tool pause” di Poste Italiane anche sulle commesse Acea, Polivalente, BNL, Le soluzioni saremmo ben disposti a concedere una piccola deroga alla assegnazione delle pause 626 secondo la flessibilità prevista precedentemente, per realizzare la conciliazione tra le esigenze del coordinamento e quelle dei lavoratori. Constatato ciò non avremmo difficoltà alcuna a firmare un nuovo accordo. Al momento però tutto questo manca, al momento la stragrande maggioranza dei lavoratori va in pausa in base alle sole esigenze di staffaggio.

Da qui il nostro richiamo all’esistenza di una norma ed alla necessità di discutere l’argomento.
Certo l’Azienda potrebbe sempre dire che in assenza di un accordo che vada in deroga alla legge sarebbe necessario prendere in considerazione turni sfasati anche di 15 minuti. Come UILCOM-UIL sappiamo che una azienda che opera nell’outsourcing ha sempre la facoltà di variare le turnistiche che noi siamo tenuti a rispettare. Nessun accordo ci metterebbe al riparo da possibili variazioni in futuro. È anche vero però che sentendo gli operatori abbiamo la sensazione che in molti casi iniziare un turno alle 9,15 anziché alle 9,00 potrebbe avere dei vantaggi.
A breve insieme agli amici della SLC presenteremo un ordine del giorno all’Azienda integrando le questioni lasciate in sospeso.

Restiamo convinti che l’unitarietà che ci ha sempre contraddistinto, in questo momento più che mai, debba continuare ad essere perseguita.

Roma 02/03/2017

RSU/RLS UILCOM-UIL E-CARE ROMA

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